SEI UN LETTORE? ECCO COME SCRIVERE UNA RECENSIONE VERA SINCERA
SEI UN LETTORE? ECCO COME SCRIVERE UNA RECENSIONE VERA SINCERA
In un’epoca in cui le recensioni abbondano dappertutto distinguere una voce autentica da una costruita non è sempre facile. Eppure, tra strategie di marketing, recensioni copia-incolla e commenti affrettati, c’è ancora spazio per qualcosa di prezioso: la recensione sincera di un lettore vero.
Una recensione vera nasce dall'esperienza personale che è nata dalla lettura. Non deve compiacere l’autore, né uniformarsi ai gusti della massa. Non c’è nulla di male nel dire che un libro non ha convinto purché lo si faccia con rispetto. Una voce onesta ha più valore di cento parole compiacenti. E si sente.
Ogni giudizio, per quanto personale, diventa utile solo se viene spiegato. Dire “bellissimo” o “deludente” non basta: bisogna raccontare il perché. Cosa ha funzionato? Cosa no? I personaggi erano credibili? La scrittura coinvolgente? Il finale coerente?
Portate il vostro punto di vista, raccontate cosa avete provato. Se un romanzo ci ha fatto piangere, arrabbiare, riflettere o semplicemente compagnia, merita di essere raccontato così com’è arrivato a noi.
Una buona recensione non deve riassumere tutto. Ma dire le cose importanti che caratterizzano il libro o che lo penalizzano.
Scrivere una recensione sincera è un piccolo gesto di generosità nei confronti dell'autore. È condividere un’esperienza di lettura con altri, senza la pretesa di avere ragione, ma con la voglia di essere utili e sinceri.
È un atto semplice, ma potente: una voce che si aggiunge al dialogo tra lettori, storie e autori.
Facciamo un esempio:
L'unica recensione negativa ricevuta finora dal libro Il debito (fortunatamente ne ha ricevute molteplici positive)
L'artefice è "Maria" che a quanto pare ha sparato a zero anche su altri libri, su uno in particolare mi ha stupito, l'ha giudicato per il prezzo, non l'ha neanche letto e restituito.
Comunque ritorniamo a noi ha scritto
"Non ci siamo, frasi costruite male, refusi a profusione, punteggiatura a caso."
analizziamo la sua recensione:
Partiamo dalle cose positive, diamo un vantaggio a "Maria" altrimenti è facile per me che ho la penna dalla mia parte in questo momento...forse non dovrei però considerato che quando l'ha avuta lei è stata implacabile e decisamente incompleta.
Ha avuto un'esperienza negativa e non l'ha nascosta, questo è legittimo una recensione non deve essere positiva per forza. E' stata schietta senza giri di parole.
Considerata la sua analisi del testo non viene spiegato come o dove le frasi sono costruite male, né quali refusi o problemi di punteggiatura ci sono.
Ma il libro l'ha letto? Non ha scritto "non mi piace". Non c’è nulla sulla storia o sull’esperienza di lettura.
Mi permetto di dare una valutazione della recensione
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Onestà: (presente)
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Argomentazione: (assente)
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Sguardo personale: (manca completamente)
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Equilibrio: (è solo negativa, senza sfumature)
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Essenzialità sì, ma qui è ridotta all’osso: (troppo stringata per essere utile)
Questo Whatsapp l'ha scritto la madre di una persona che conosco, questa è la recensione più bella in assoluto.👑








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